Attraverso il quaderno di Margherita Mattio, quando frequentava la quinta elementare, anno scolastico 1952-1953, possiamo scoprire come si viveva in questa borgata, quando era ancora molto popolata. Margherita scrive che vivevano circa 200 persone, dedite alla coltivazione dell'avena, della segale e delle patate, più una serie di prodotti per il fabbisogno personale. Si facevano le scope e i rastrelli che si vendevano al mercato a Venasca, le pecore si tosavano, poi si filava e si confezionavano i maglioni per l'inverno,  quando venivano macellate, la pelle si usava per confezionare giacche e scarpe.

 

 Mattio è un cognome storico della borgata San Mauro.

Il fondatore della borgata è riportato in una lapide infissa nella chiesa in cui si legge: "A perenne e caro ricordo di Mattio G. Battista che a gloria di Dio nel 1838 rog. Marsengo il beneficio di S. Mauro fondò - n. 1781 m. 1846 in questa chiesa sepolto.", la lapide aggiunge che: "Mattio d. Pietro pur di questo luogo 1° Curato di S. Mauro che intrepido tutelò la fondazione dello zio a sue spese edificò canonica, riedificò ampliando chiesa, la fontana condusse, la via ed altre opere a comodo del beneficio e frazione fece - n. 1813 m. 1890".

La mia frazione.

La mia frazione è San Mauro siamo circa 200 abitanti. I suoi confini sono: Valmala, Melle, Venasca e Brossasco di cui è parte del comune. Di qui a Brossasco c'è un ora di cammino. Nella mia frazione c'è la produzione della segala, delle patate e dell'avena. Ci sono le castagne, mele e legna, nocciole nei boschi e poi ci sono anche dei funghi. C'è l'allevamento del bestiame perchè ci sono molti buoni pascoli. Nell'inverno facciamo le scope e i restelli, che si portano sul mercato di Venasca. Nella mia frazione c'è molta betulla, perchè se non ci fosse la betulla non si potrebbero fare le scope. Vi è anche una piccola chiesetta abbastanza bella dove tutte le domeniche ci rechiamo a messa, e dove tutte le mattine il parroco celebra. E poi c'è anche una scuola dove sono unite tutte e cinque le classi e dove c'è un insegnante sola. Nella mia frazione di San Mauro siamo bene di fronte alle montagne e vediamo bene la punta del Monte Viso, che è meravigliosa al mattino quando il sole spunta. Ai piedi della mia frazione scorre il fiume Varaita dove vanno anche a pescare. San Mauro non ha molte attrattive sebbene non manchi l'aria buona e l'acqua fresca.

Il presepio della nostra scuola

 

non è dei migliori,perchè ha solo le figurine di carta, nelle figure ci sono i pastori, le pecore, i re magi, i cani un cammello. tre queste figure manca uno dei re magi. A fare il presepio c'era Giuseppina, Celestina, Anna, Anna Maria, Costanzo, Agostino, ed io. Giuseppina ha anche messo una chiesetta. Dopo quando abbiamo finito di fare il presepio, gli altri sono andati a vederlo e hanno detto che era molto bello.

 

Carnevale.

 

Il carnevale incomincia dopo l'Epifania e finisce quando incomincia la quaresima. A carnevale si fanno le maschere, e poi al penultimo giorno di carnevale a Brossasco fanno festa grande, perchè si raduna la gente del paese e quelli delle borgate. A Torino fanno le maschere e tra loro c'è anche Gianduia e Giacometa poi alla fine fanno un bamboccio di carta e alla sera lo bruciano e si dice che bruciano carnevale. In montagna si fanno anche le maschere, ma quest'anno non abbiamo potuto farle perchè c'era troppa neve.

 

La quaresima.

 

Mercoledì è stato il primo giorno di quaresima il parroco verrà tutti i giorni a fare il catechismo. In quaresima tutte le domeniche si fa la Via Crucis dopo il catechismo e viene sempre tanta gente. La quaresima incomincia dopo il carnevale e finisce a Pasqua. In quaresima si cambia il ramo d'ulivo. Dalle nostre parti nella domenica di passione ci saranno anche le Quarant'ore che dureranno tre giorni e alla sera ci sarà anche il vespro.

 

Gli animali della mia stalla.

 

 Nella mia stalla ho tre mucche e un vitello già un po' grosso. Ho ancora due capre e due pecore con due agnellini. Le mucche ci danno il latte e servono a tirare il carretto. Le capre ci danno il latte, i capretti e la carne. Le pecore ci danno la lana e gli agnellini. Quando si uccidono la carne si mangia e la pelle serve per fare delle giacche e anche delle scarpe. Tutti questi animali son utili all'uomo. Ci sono anche le pecore che hanno le corna, e altre che hanno la lana nera

L'asino serve anche per andare al mulino e a tirare il carretto. Noi ci serviamo più del mulo che del cavallo, il cavallo vive più in pianura che in montagna.

 

Diario di oggi.

 

Oggi è stata una giornata fredda, al mattino faceva freddo e al pomeriggio è uscito un po' di sole. Al mattino sono stata nella stalla a studiare la lezione, dopo ho giocato alle carte con Anna Maria, dopo pranzo ho di nuovo giocato, alla sera prima ancora di cena ho fatto il compito, dopo aver mangiato cena ho vegliato nella stalla poi sono andata a letto.

 

Il mio cane.

 

Il mio cane ha un anno e quattro mesi al fine di febbraio, ha nome Libia, è una cagna da caccia. Non la teniamo legata, essa gioca molto con i cani di Anna Maria e anche con il mio gatto. Quando vengo da scuola mi corre incontro. Non morde abbaia solamente anche al minimo rumore. Ha il pelo marrone e una striscia bianca sul collo, e anche sulla punta della coda, ha il pelo corto e d'inverno ha molto freddo e preferisce stare nella stalla accanto alla stufa.

I miei indumenti.

 

I miei indumenti sono la più gran parte di lana, d'estate non portiamo i vestiti di lana perchè fa caldo, invece d'inverno portiamo le maglie di lana. In autunno si tosano le pecore. Poi la lana viene lavata. Poi si fila, dopo si fanno le maglie. Ma purtroppo adesso le maglie di lana si comperano, o si fanno fare a a macchina, così non sono tanto pesanti.

 

I miei lavori di casa e di scuola.

 

I miei lavori di casa sono: lavare i piatti, scopare, aiutare la mia sorella a fare i letti, e poi fare i compiti e studiare la lezione. Qualche volta vado anche a prendere dell'acqua alla fontana e vado a lavorare. D'estate vado al pascolo e in primavera vado a condurre la mucca ad arare la terra per piantare le patate. I miei lavori di scuola sono: fare problemi, dettati, temi, esercizi e stare attenta quando la maestra spiega cose interessanti, e alle volte leggiamo sul libro di lettura. Nella scuola quando arrivo per prima, provvedo a scopare la scuola, togliere la polvere ai bianchi, lavare i vetri, e cancellare la lavagna, tenere la scuola ben in ordine. Quando ho finito i miei esercizi mi piace andare ad aiutare quelli di prima.

A Margherita è anche intitolata la casa in cui è nata e vissuta fino al giorno del suo matrimonio e un percorso di trekking e/o mountain bike indicato da cartelli con il disegno della margherita.

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